Antica città fortezza di origini magno greche, Rossano è luogo di incontro tra l’Oriente e d’Occidente. Il periodo bizantino e il suo secolo d’oro, il X, la vedono protagonista storica dell’intera Italia meridionale. La memoria dei suoi fasti e della sua intensa religiosità rivivono dell’interessantissimo Centro Storico, arroccato sul rosso, argilloso bastione naturale, che, inespugnato, si affaccia sull’azzurro del mare. L'oratorio del San Marco, la chiesetta della Panaghia, l’icona della Achiropita (protettrice della città, insieme a san Nilo e a san Bartolomeo, fondatori nel 1004 di Grottaferrata) e, soprattutto, il Codex Purpureus Rossanensis di quel passato sono lsanensis le massime espressioni.
Influenze arabo normanne si ritrovano, invece, nell’abbazia del Patir, immersa nei boschi della Sila greca e naturale terrazza sul golfo di Sibari. Il terremoto del 1836 -il cui ricordo si rinnova la notte del 24 Aprile con i caratteristici fuochi di San Marco- disegna il secondo volto
della città, che affida ai pregevoli e numerosi palazzi aristocratici, alle sue strade e alle sue piazze il racconto di una raffi nata eleganza nobiliare.
Oggi Rossano, con i suoi 40.000 residenti, i suoi servizi e il suo tessuto imprenditoriale, è una delle principali città della Calabria, economicamente e culturalmente molto vivace e Polo didattico universitario. E’ città della liquirizia, dell’olio e delle imperdibili clementine.