Siamo ormai nel nuovo millennio. Vengono chiamate a raccolta tutte e solo!- maestranze locali. Il progetto, pur professionalmente impostato, vede come capomastro la mater familias. Non si andò veloci e questo costò sacrificio e sudore. Ma il risultato ha ripagato gli sforzi; i riconoscimenti, frequenti e qualificati , danno quotidianamente l’entusiasmo per continuare.
Nell’estate del 2001 la prima apertura al pubblico. Le impalcature vengono tolte pochi giorni prima delle immediate prenotazioni. Si cena nella terrazza di casa, usando la cucina familiare e attraversando stanze vissute. Ma gli ospiti che inaugurano quella stagione di prova mostrano di apprezzare, insieme al resto, tutto ciò e diventano presto amici; respirata l’atmosfera e l’esprit du lieu, si entra in perfetta sintonia e complicità. Da loro preziosi suggerimenti, indirizzi, calore e incoraggiamento.
L’anima del Gelso non è tradita.
Il timore di loro di casa di snaturare quello che vivono come patrimonio affettivo, prima che altro, come radice ed essenza della loro storia familiare e personale, non ha ragion d’essere. Anzi! I lavori riprendono.
Le casette degli ospiti da cinque si raddoppiano, la legnaia diventa ristorante, la capacità d’accoglienza cresce, ma la filosofia e lo stile restano improntate ad un’ospitalità calorosa, quanto discreta, semplice, eppure raffinata, nella speranza che un soggiorno nel Relais possa essere, per chi la scelga, un’esperienza autentica di vita, assaporata nel rito della lentezza e dell’atmosfera d’altri tempi, romantica, nostalgica, intensa e vera.